Laura Aris

ex danzatrice Ultima Vez company/Wim Vandekeybus

©Vèrtex

Laura Aris

è una performer, coreografa e insegnante internazionale riconosciuta.

Ha ricevuto l’Award of Excellence presso l’Institut del Teatre de Barcelona al termine dei suoi studi, e il premio Lladró all’eccezionale ballerino al Festival de Valencia nel 1999.

Come performer è stata membro della compagnia di danza Lanònima Imperial e associata a il collettivo di artisti General Elèctrica, a Barcellona (1996-1999). Più tardi, si trasferisce a Bruxelles come danzatrice nella compagnia belga Ultima Vez / Wim Vandekeybus dal 1999 al 2008.

In seguito,  ha lavorato come artista freelance sviluppando le proprie pratiche creative, combinando sempre incontri pedagogici con la creazione e la tournée delle proprie opere, collaborazioni e progetti di danza commissionati.

 

Play full body

Il workshop è progettato per essere un viaggio fisico giocoso ma con un focus sulla sfida mentale e il chiaro obiettivo della creatività. Cercheremo di cambiare il prisma, cercando un modo diverso di vedere le cose. Cercando di creare qualcosa che non sia troppo nuovo o familiare, ma qualcosa in mezzo. Esercitazioni tecniche e improvvisazioni guidate saranno lo spunto per il lavoro che  faremo in gruppo, in coppia o individualmente. I partecipanti saranno invitati a sperimentare e giocare con il proprio vocabolario all’interno di contesti definiti ma mutevoli. Lì cercheremo impulsi creativi che, una volta liberati, offrono nuove possibilità di realizzazione. Osserveremo come le qualità estreme trattengono la tensione, che la tensione attira l’attenzione e quell’attenzione diventa consapevolezza.

“Come insegnante e come artista, mi impegno a condividere pensieri, domande, suggerimenti e accumulando esperienze che ispirano e incoraggiano gli altri – sperando di migliorare una curiosità intellettuale collettiva. Attraverso i miei anni di insegnamento, ho imparato a cercare un equilibrio tra gli obiettivi relativi alla padronanza tecnica e alle capacità dei singoli studenti di fare le proprie scelte, riflettere profondamente, riscoprire, sviluppare personaggi e incontrare universi immaginari. L’atto dell’insegnamento e la mia pratica artistica professionale sono da tempo interconnessi: loro sono in costante relazione e si evolvono insieme. Prendo spesso in prestito idee dal mio lavoro artistico a seconda di quanto siano rilevanti a livello pedagogico. Allora invento sessioni di lavoro ed esercizi che supportano i meccanismi e le esigenze tecniche dell’idea scenica. Seleziono alcuni concetti che possono essere presi fuori contesto e incarnati da altri corpi, altre menti – mantenendo l’essenza ma anche diventando filtri per materiali nuovi e di nuova nascita. L’insegnamento è diventato innegabilmente un importante parte della mia vita professionale. Ora, io credo fermamente che le relazioni tra l’atto dell’insegnamento e la propria pratica artistica sono spesso sottovalutati”.