Sabrina Gargano and Rafa Jagat

The Elelei Dance Theatre Company

RAFA JAGAT

Attore, performer e drammaturgo, ha intrapreso un lungo percorso di formazione nella disciplina teatrale, dedicandosi per sei anni allo studio dell’arte drammatica e del teatro fisico. Durante questo periodo, ha arricchito la sua preparazione con una serie di laboratori che esplorano diverse discipline legate al linguaggio del movimento, approfondendo così l’interconnessione tra corpo, espressione e narrazione scenica. Questa esperienza multidisciplinare gli ha permesso di sviluppare una visione completa del teatro, integrando diverse tecniche e approcci per arricchire il suo repertorio artistico.

Crea la sua compagnia JAGAT MATA, con 6 spettacoli dal 2008. Oltre a tutte le sue creazioni, danza per la compagnia Mey Lin Bisogno e Omos Uno per 4 anni.

Collabora per un mese con David Zambrano al progetto di im- provazione “Two songs for two humans”.

È cofondatore di EXIN, che organizza workshop legati al movimento in tutta Europa.

Insegna teatro danza in Spagna e in Europa. Assiste Sabrina Gargano nella sua creazione “May you listen?” per la compagnia JV2 Jasmin Vardimon nel 2021.

Collabora anche con compagnie circensi (Som Noise, Papaya, Akrosphere e Iron Skulls) come regista e drammaturgo.

SABRINA GARGANO 

Sabrina è un’artista di danza free-lance. Dopo aver completato il Corso di Sviluppo Professionale Jasmin Vardimon JV2 nel 2014, Sabrina si è esibita nel Regno Unito e all’estero.

Ha collaborato con PanicLab Dance Theatre (Regno Unito), Gregory Maqoma per Companhia Instàvel (Portugal), Tom Dale (Regno Unito), Company Idem (Svizzera), Ciemulator Dance Theatre (Svizzera), Beatrice Alle- granti Dance Theatre (Regno Unito), Fuora Dance Project (Regno Unito). K.), Fuora Dance Project (U.K.), Victoria Fox per //Tribe (U.K.), Mafalda Deville per Companhia Instavel (Portogallo), Becky Namgauds e Jasmin Vardimon (U.K.), esibendosi nel ruolo principale del Pinocchio di Jasmin.

Sabrina collabora anche con Verena Schneider; il loro duetto è stato eseguito in Italia, a Londra e in Irlanda del Nord. È stata incaricata di coreografare la compagnia giovanile di The Point, Pera University, Lincoln University.

Insegna in laboratori nel Regno Unito e in tutta Europa, Sabrina è anche Education Facilitator per Jas- min Vardimon ed è Programme Leader per JV2 2019-20 e 2020-21. Crea “MAY YOU LISTEN?” per la compagnia JV2 Jasmin Vardimon nel 2021.

THE ELELEI DANCE THEATRE COMPANY nasce nel 2020 dalla collaborazione tra gli artisti Sabrina Gargano (Barletta, Italia) e Rafa Jagat (Valencia), con l’idea di poter unire danza e teatro e creare un unico linguaggio disciplinare.

Motivati dal raccontare storie, dal chiedersi perché le cose accadono e come possono essere assimilate dal pubblico, hanno creato la loro prima opera “A CIEGAS” nel 2020.

L’opera è stata presentata per la prima volta nella primavera del 2021 e ha già vinto il primo premio al MAIS IMAGINARIUS Festival in Portogallo e il PREMIO DEL PUBBLICO al 35° Concorso Internazionale per Coreografi di Hannover 2021.

Il duo è in tournée in Spagna, Regno Unito, Portogallo, Grecia e Italia.

Nell’ottobre 2020, ELELEI ha iniziato la collaborazione con Fani Benages che accompagna, consiglia e promuove la compagnia e i suoi spettacoli. Nel gennaio 2021 creano il film di teatro fisico “MAY YOU LISTEN?” commissionato dalla giovane compagnia Jasmin Vardimon JV2 in Inghilterra e presentato in anteprima nel maggio 2021. Elelei è stata nuovamente invitata da Jasmin Vardimon a creare un pezzo di danza “MARATHON” per JV2 nel gennaio 2022. “MARATHON” è stato portato in tournée in tutto il Regno Unito per culminare infine al Sadlers Wells (Londra) nel maggio 2022.

Il loro ultimo lavoro “SOY MADERA”, coprodotto dal MAIS IMAGINARIUS, è stato presentato in anteprima allo stesso festival nel maggio 2022.

La compagnia Elelei ha co-creato in Austria con AKROSPHERE COMPANY il loro ultimo lavoro intitolato “AUX”. Collaborano inoltre come drammaturghi e coreografi a progetti di altre compagnie.

CONFLICT MOVEMENTS

Questo workshop si basa sulla necessità di creare uno spazio di immaginazione e consapevolezza nei danzatori quando si tratta di usare il corpo per danzare e creare.

Si distinguono due parti. La prima è dedicata alla “ricerca sul movimento”, mentre l’ultima parte è rivolta all’importanza della composizione scenica a livello fisic

MOVEMENT RESEARCH

Ci affidiamo a quella che chiamiamo “drammaturgia del movimento” per trasmettere il ritmo ai danzatori. In relazione a ciò, impieghiamo una serie di dina- miche per facilitare la comprensione della nostra metodologia.

In questa sezione ci concentriamo solo sulla forma, sulla mera danza e sul suo aspetto astratto per addentrarci nell’area più fisica dei partecipanti.

Attraverso l’uso della ripetizione, della circolarità, della stanchezza e del gioco, invitiamo a scoprire nuove qualità e strutture, ad aprire nuove porte nei codici di movimento e ad abbandonare per un momento gli schemi conosciuti.

SCENIC COMPOSITION

In questa sezione combiniamo ciò che è stato insegnato nella prima parte con gli strumenti creativi, dove emerge con forza la domanda nella danza di sapere cosa facciamo e perché lo facciamo quando si tratta di raccontare storie con il nostro corpo. Per questo introduciamo la drammaturgia teatrale negli esercizi.

Come artisti creativi siamo interessati a trasmettere ai partecipanti il nostro bisogno di sapere cosa facciamo in scena per evitare smarrimenti e per far capire loro che non siamo solo corpi che danzano, ma raccontiamo anche qualcosa che va oltre il contenuto astratto, narrativo o visivo.

A questo proposito notiamo un’assenza nella formazione professionale di danza, dove gli insegnanti di tecnica e di copiatura occupano l’intero spettro, lasciando l’entità creativa che risiede in ognuno dei danzatori senza possibilità di sviluppo.

GOALS

  • Stimolare, motivare e ispirare gli studenti affinché risveglino il loro istinto creativo e non siano semplici imitatori di movimenti.
  • Trasmettere che il mondo della danza contemporanea è una professione e non un hobby. Nel nostro messaggio insistiamo costantemente su questo punto. Assumersi delle responsabilità nei confronti di se stessi, in modo da essere rispettati, ma anche rispettare quest’arte meravigliosa e coloro che la circondano.
  • Vogliamo che i partecipanti si assumano dei rischi fin dall’inizio e che osino fare ciò che non hanno mai fatto prima e che si connettano con il loro istinto e non con il loro giudizio per scoprire l’ignoto che li riguarda.
  • Privilegiare l’esperienza esperienziale rispetto a quella espositiva e
  • Divertirsi